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Pier Francesco Mola (Coldrerio 1612 - 1666 Roma)

Currency:EUR Category:Everything Else / Other Start Price:NA Estimated At:27,000.00 - 35,000.00 EUR
Pier Francesco Mola (Coldrerio 1612 - 1666 Roma)
Pier Francesco Mola (Coldrerio 1612 - 1666 Roma) Paesaggio con la favola di Alfeo e Aretusa, Landscape with Fable of Alpheus and Arethusa, oleo su tela, 99,5 x 75,5 cm, w/ frame, (Wo).€ 27.000 - 35.000 US $ 26.730 - 34.650 Come confermato dal Prof. Sestieri che lo ha accuratamente studiato, (vedi perizia) il presente paesaggio constituisce una significativa nuova acquisizione nel catalogo di Pier Francesco Mola, artista ticinese che, grazie ad una personalità originale e alla copiosa cultura pittorica formatasi sui segreti dell'arte bolognese e veneta, si affermo a Roma nei decenni centrali del XVII secolo. La pittura di paesaggio occupa una posizione di rilievo nell'opera di Mola. I suoi paesaggi accologno scene religiose e mitologiche fungendo da vasto panorama, secondo un criterio che risale all'insegnamento dei bolognesi come i Carracci e Domenichino. Il luogo dell'azione quasi sempre un bosco abitato da alberi di grossa taglia, marcatamente inclinati e dal fogliame compatto e fronzuto. Il colore verde saturo piuttosto scuro contrasta con il cielo nuvoloso attraversato da lampi di luce e bagliori. Nel nostro dipinto è raffigurato la favola di Alfeo e Aretusa, tratta dalle Metamorfosi di Ovidio (V, 572 - 641), quando Diana giunge a soccorrere la ninfa Aretusa, avvolgendo in una nube il dio fluviale Alfeo che si era invaghito di lei. Alla travolgente passione del dio, allude Cupido che lo saetta con suo arco dall'alto, Mentre la figura del vogoroso uomo nudo sulla sinistra, simboleggia le sembianze del fiume che Alfeo sarà constretto a riprendere, pur tentando da allora in poi di unire le proprie acque a quelle della fonte, incarnante la donna amata. La paternità del Mola, confermata da rispondenze stilistiche, tipologiche e compositive (si confronti con il catalogo della mostra Pier Francesco Mola 1612 - 1666, Electa 1989, nn. I.8 - I.9) ? suggellata dal disegno conservato presso la Biblioteca Nacional di Madrid (vedi catalogo Disegni italiani Secoli XVII - XVIII della Biblioteca Nazionale de Madrid, Milano, Bologna, Napoli 1988 - 1989, n.34, p. 59) in cui compaiono Alfeo, Aretusa e Diana, e un accenno paesaggistico ai lati della grande nuvola. L'attenta quadrettatura della carta indica che si tratta del disegno preparatorio per il gruppo di Alfeo e Aretusa nel dipinto presente. The river god Alpheus fell in passionate love with the nymph Arethusa when the latter bathed in his waters. Taking on human shape, he pursued the fleeing nymph until, exhausted, she appealed to her lady, the goddess Diana, for help. The virgin goddess turned her into a spring and from then on Alpheus, returned to river form, sought to unite his waters with those coming from her spring. (Metamorphoses, Ovid, V,572-641). Perizia/Expert's Report: Prof. Giancarlo Sestieri, 22. December 2000:"Il presente paesaggio costituisce una significativa nuova acquisizione nel catalogo di Pier Francesco Mola"("an important addition to the catalogue of works of Pier Francesco Mola").